MAMMA E GUERRIERA: IL RITORNO DI AFROITALIAN
Vi presento la mia piccolina...
Chi l’avrebbe detto che mi ci sarebbero voluti cinque mesi prima di tornare a scrivere?
Abbandonato, ripudiato, dimenticato… il mio blog ha galleggiato nel liquido amniotico del mio subconscio, mentre la sottoscritta partoriva e dava alla luce la sua bambina.
Cuore è nata il 19 dicembre e… sta bene! E io che m’immaginavo scenari di morti, incidenti, malauguri… anche per questo ho tenuto la gravidanza “segreta”. Paurosa di ripetere il finale non lieto di una precedente, inaspettata gravidanza durata otto settimane o poco più. Ma che vi posso dire? Capita… si piange, ci si rialza, la vita continua. E intanto continuavo a sfornare post, a descrivere dei miei viaggi e delle avventure di un’afroitaliana inarrestabile: tra red carpet, libri, eventi. Ma non parlavo del mio vero stato d’animo. Ero distrutta, fisicamente e spiritualmente.
Il mio anello di fidanzamento.
Finché non è sbocciata una nuova gravidanza, a distanza di un paio di mesi. Tra tormenti, paranoie che i viaggi compromettessero la salute della bimba, nausee e abbuffate, voglie e contro-voglie. Più l’ombra di una potenziale deformazione della piccola nonché sottopeso. Cuore è nata con 3.3 kg in una serena notte d’inizio inverno. In salute e… come? Il suo nome? Cuore, ve l’ho già detto. Sì, lo so, è molto particolare. Diciamo che c’è tutta una storia intricata testimoniata anche dal mio anello di fidanzamento (disegnato dal mio lui, con una perla a forma di cuore) e una collezione di sassi cuoreiformi, ça va sans dire…
La mia ostinata ossessione per i cuori... vedi tazza anti-scotto, perennemente attaccata alla mia mano e carica di tè, caffè, latte indistintamente.
Certo che scrivere non è tanto semplice in questo momento: gli operai stanno tuonando sulla parete accanto e la mia vicina -che pur adoro- ha attaccato con l’ennesimo brano al pianoforte.
Ma ci si arrangia. Cuore intanto dorme beata nel suo lettino volante. Volante. In pratica è un lettino rosa che pende dalla trave soprastante e che si trova ai piedi del nostro letto: la possiamo cullare e tenere sotto osservazione sempre. Sempre, perché l’ansia dei “genitori per la prima volta” è quella che il pargolo cada vittima della famosa SIDS (la morte in culla) -tié!
Ninna nanna, ninna oh, quest'afroitalianina a chi la do?
Sto imparando solo adesso a capire come gestire il tempo con la piccola nata. Finora mi sono solo e esclusivamente occupata di lei. Continuerò a farlo, ma ritagliando un angolo di spazio per me stessa. Come per il mio libro, Razzismo all’italiana, che prosegue la tornée e farà tappa al Museo Nazionale del Cinema e al Centro Interculturale di Torino il 9 maggio e alla Libreria multietnica Limerick di Padova il 19 maggio. In pentola bollono altre tappe più qualche progetto musicale e letterario di cui vi terrò assolutamente aggiornati.
Eccola la mia patatina che si è svegliata! Il babbo la sta cambiando e tra poco comincia la poppata;D
Grazie di cuore a chi legge, e a chiunque fosse interessato a pubblicare la propria storia su Afroitalian, che aspettate? afroitalian4ever@gmail.com
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