La discriminazione delle pinup nere
Marilyn Monroe, Betty Page, Rita Hayworth. Sono solo alcune delle icone pin up che hanno segnato la storia del cinema e della moda. L’inizio del ‘900 è stato inaugurato da queste donne formose, portatrici di una una nuova libertà sessuale. La tipica modella pin up aveva forme generose, abiti succinti, tacchi vertiginosi e… e una bellissima carnagione chiara. Già, all’epoca una gradazione più scura non era ben accolta. La discriminazione nel mondo della moda c’era ieri tanto quanto oggi.
Josephine Premice, 1954
Grazie a Howard Morehead, fotografo afroamericano di successo e figura chiave del movimento nero, abbiamo però delle splendide immagini di pin up non caucasiche. Il suo scopo era quello di elevarle a dee della bellezza, dando loro una forma più artistica e rispettabile (a differenza del magazine dell’epoca, Tan ’N Terrific, che ne sfruttava i corpi per puro godimento personale).
I suoi scatti sono raccolti in un libro del 1964 Gentlemen Prefer Bronze, e visibili anche presso il California African American Museum.
“E’ quasi impossibile fotografare modelle nere in maniera consistente per il semplice fatto che non esistono molte modelle nere attraenti e fotogeniche”. Questo è uno dei commenti che Howard Morehead ha sentito fare da uno dei suoi colleghi.
Ma le modelle nere sono belle. “Black is beautiful” divenne più di una semplice affermazione. Nata in risposta alla dominante cultura bianca, sollevava al contempo lo spirito degli Afroamericani, calpestato dopo secoli di schiavitù e emarginazione.
I primi magazine a dare maggiore visibilità alle statuarie modelle nere furono Ebony e Jet, che avevano creato calendari e servizi che raffiguravano almeno una modella dalla pelle scura.
Il 1970 è l’anno che segna la candidatura della prima donna nera, Cheryl Brown, a Miss America. Ponendo così fine alla famosa regola n.7, quella che imponeva alle miss l’appartenenza alla razza bianca. Si deve aspettare il 1971 prima di vedere una modella nera sulla copertina di Playboy. E il 1974 per vederla su Vogue.
Il mondo della moda ha ancora passi da gigante da fare, la presenza delle modelle nere è minima -basti pensare che nella passata stagione della Fashion Week Autunno 2015, le top model nere erano solo il 4,7% a Parigi, il 5,2% a Milano, l’8,3% a New York e il 9,7% a Londra. Un grazie speciale va a Howard Morehead per gli scatti storici che ci ha lasciato. A testimonianza del razzismo, della bellezza, della lotta, del cambiamento.
Lineisy Montero, sulla passerella per Prada 2015